sabato 20 giugno 2009


Questa particolare figura grafica (detta anche trading-range o congestion area) prefigura, in genere, una semplice pausa del trend in atto in cui le quotazioni si muovono all’interno di due linee parallele orizzontali (solitamente dura da uno a tre mesi) .
Il target price di queste figure tecniche si ottiene proiettando dal punto di rottura della stessa, l’ampiezza del trading-range all’ interno del quale i prezzi si sono mossi durante la sua formazione.
Ossia la distanza che separa le due rette parallele che formano il rettangolo e che fungono da resistenza e supporto di detto movimento.
Per poter riconoscere quando un rettangolo possa dare origine ad un movimento di continuazione o di inversione del movimento in atto ci viene in aiuto l’analisi volumetrica.
Se per esempio nel caso di un rettangolo individuato all’ interno di un up-trend, i rimbalzi sono caratterizzati da scambi elevati, mentre le correzioni sono accompagnate da bassi volumi, è estremamente probabile che la figura che si sta formando sia una figura di proseguimento del trend.
Si parlerà quindi di rettangolo di continuazione .

Al contrario, quando i movimenti ribassisti sono accompagnati da volumi elevati e quelli rialzisti da volumi in contrazione, è probabile che si stia assistendo alla formazione di una figura di inversione del trend in atto.
Saremo in presenza quindi di un rettangolo di inversione.

Molti operatori sfruttano questi periodi di Trading Range assumendo posizioni lunghe in prossimità della fascia inferiore della figura, ovvero assumendo posizioni short (vendita allo scoperto) in prossimità della parte superiore del rettangolo.
E’ evidente che in caso di rottura della figura, quando il titolo esce dalla fase di trading range e torna ad assumere un trend ben definito, bisognerà chiudere con estrema velocità le posizioni aperte evitando così di rimanere imprigionati in posizioni contrarie al trend in atto.

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