venerdì 19 febbraio 2010

fed

a sorpresa...


USA: LA FED ALZA IL TASSO DI SCONTO (+0.25%) A 0.75%
di WSI
A sorpresa dopo il preavviso dei giorni scorsi, la Banca Centrale ha mosso un importante passo nella exit strategy dalle misure straordinarie di rilancio economico. La decisione era attesa per l'incontro di marzo. La modifica avra' effetto da domani.


Con una mossa a sorpresa la Banca Centrale ha annunciato di aver elevato il tasso di sconto, ovvero il tasso che devono pagare le banche per ottenere prestiti dalla Fed, allo 0.75% dallo 0.5%. Si tratta del primo incremento da almeno tre anni.

La Fed, che ha ribadito che i tassi guida rimarrano ai minimi storici di 0-0.25% ancora per un periodo prolungato, ha tenuto a precisare che la decisione non e' dovuta a nessun cambiamento sulle prospettive economiche o di politica monetaria. La modifica avra' effetto a partire da domani.

Dopo la decisione spiazzante della Fed il Dollar Index balza dello 0.6%, attestandosi in area 80.90, che si confronta con gli 80.38 precedenti. Sorte opposta per l'euro che e' invece scivolato a $1.3527. Anche i prezzi dei Titoli di Stato si sono indeboliti, con il rendimento del due anni che al momento si muove in rialzo 5 punti base, mentre quello sul decennale guadagna 8 punti base. Anche il mercato azionario cede terreno nell'after hours, con il fondo ETF sull'S&P 500 che lascia sul campo lo 0.5%. Ancora peggio va al settore finanziario, che cede lo 0.7%.

In seguito all'annuncio il mercato ha iniziato a scommettere con piu' decisione su un prossimo rialzo dei fed funds. I futures sui tassi di interesse a breve termine scontano infatti ora una possibilita' piu' alta che la Banca Centrale riveda al rialzo i tassi sui fed funds.

Alla luce di un miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari il Board della Fed di aver alzato il tasso di offerta minimo per il programma Term Auction Facility (TAF) di 1/4 di punto percentuale allo 0.5%. L'ultima asta TAF si terra' l'8 marzo 2010.

Allentare le condizioni del credito primario e' stata una delle prime risposte della Fed alla crisi finanziaria.

"Questi cambiamenti vanno interpretati come un'ulteriore normalizzazione degli strumenti di prestito della Federal Reserve", ha spiegato il Board della Banca in un comunicato. "Si prevede che le modifiche non porteranno a condizioni finanziarie piu' dure per le famiglire e le aziende e non segnalano alcun cambiamento nell'outlook dell'economia o della politica monetaria".

.....sicuramente apertura in gap down !!!!

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